Affermarsi come ATTORE approfittando della CRISI

affermarsi come attore approfittando della crisi

In questo articolo ti svelerò il modo in cui puoi affermarti come attore approfittando di questo periodo di crisi.

Eh già, oggi c’è la crisi. Credo che tu ne abbia vagamente sentito parlare. Se non tu direttamente qualcuno, anche per sbaglio, te lo avrà detto. Lo dice la televisione, lo dice il macellaio (a cui l’ha detto la televisione) e lo dice nonna (a cui l’ha detto il macellaio).

Quindi vien da sè che essendoci la crisi, c’è meno lavoro per noi attori. Eh si, perché ci sono stati consistenti tagli alla cultura (che nel nostro ambito vuol dire eliminare i fondi destinati ai teatri e alle produzioni) e di conseguenza sono sparite tutte quelle opportunità di lavoro che c’erano prima.

Adesso non so tu, ma io tutti questi fondi e tutte queste opportunità di lavoro non le ho mai viste da vicino. Per me sono una leggenda di cui mi parla qualche attore cinquantenne (o forse sessantenne) e comunque destinata ad una ristrettissima fetta di lavoratori dello spettacolo.

Tutto questo per dirti che per te:

 

NON È CAMBIATO ASSOLUTAMENTE NULLA!

 

Non credo che se il mondo teatrale o cinematografico fosse stato ricco e rigoglioso tutti i 10.000 o più attori e attrici che vengono sfornati ogni anno da accademie, laboratori, laboratoriuncoli e simili, avrebbero trovato il loro posto nel mondo dello spettacolo.

Per loro, come per te, la situazione sarebbe stata esattamente la stessa, con o senza crisi.

Ecco quindi come approfittare della CRISI.

La crisi qualche cambiamento l’ha generato. Ha dato la scusa a chi ti contatta per lavorare (in primis produzioni o bandi statali) di pagarti pochissimo o di non pagarti affatto. Non mi dilungo ulteriormente su questo perché credo che sia una storia che conosci bene.

L’altro cambiamento che ha generato però va esclusivamente A TUO VANTAGGIO.

Si perché questa crisi birbantella sta facendo pian piano sparire tutti quelli che costano molto ma offrono servizi scadenti. Ad esempio molti volti usciti da fiction di quart’ordine o addirittura dai reality che per una replica a teatro prendevano cifre che si aggiravano tra i 1.000 e i 2.000 € iniziano a non essere più presi in considerazione se non a paghe nettamente inferiori.

In più inizia ad essergli richiesto di cominciare a svolgere lavori di qualità, il che non possedendo alcun tipo di mestiere, è obiettivamente un problema. E la qualità inizia ad essere pretesa proprio per MERITO della crisi.

Ora ti spiego il perché e soprattutto cosa c’entri tu.

COME APPROPRIARSI DI UN PUBBLICO ESIGENTE E DISORIENTATO

Ti ho detto che la qualità inizia ad essere pretesa per merito della crisi proprio per un banale calcolo economico. Provo a farti un esempio.

Tu un anno fa avevi più soldi, quindi potevi permetterti di andare a cena fuori 4 volte al mese. In realtà a cena fuori ci andavi solo 3 volte e in tre tipi di ristoranti:

  • un ristorante buonissimo che conosci (che costa come 2 cene)
  • una trattoria (dove si mangia in maniera ottima e in cui sei a tuo agio che a pensarci bene preferisci anche al ristorante buonissimo)
  • un ristorante che cambi di volta in volta per provare (qualcuno ti soddisfa ma la maggior parte non ti conquista e anzi, ti lascia deluso)

 

Ecco, è arrivato l’anno nuovo e la crisi ha bussato alle tue porte, quindi al massimo puoi andare a cena fuori 1 volta al mese e neanche tutti i mesi. Quale dei tre ristoranti scarti per primo?

Sicuramente quello che cambi di volta in volta. Quando non si hanno i soldi si va sul sicuro. E i tuoi ristoranti sicuri sono due.

Il ristorante buonissimo è uno. Però costa troppo. E in effetti a pensarci bene (e con le tasche vuote) il prezzo che ti richiede non vale quello che ti offre. Ci continuerai ad andare si, ma una volta l’anno, solo per un’occasione speciale.

L’altra scelta che ti rimane è la tua amata trattoria. Se andare a cena fuori ti piace e non vuoi rinunciarci, la tua scelta ricadrà sicuramente qui, perché costa il giusto, ti offre un servizio di ottima qualità ed è un ambiente a misura d’uomo che riesce a farti sentire partecipe dei suoi successi.

Quindi non solo continuerai ad andarci, ma diventerai un suo fan sfegatato, consigliandolo a chiunque e accrescendo la sua clientela.

Non è una favola, è esattamente quello che sta accadendo in questo periodo.

Cosa c’entra con te? Te lo spiego subito.

La persona che va a cena fuori è il pubblico.

Il ristorante di lusso sono gli spettacoli che fanno nei teatri da 2000 posti e che costano 60€ a biglietto.

Il ristorante che si cambia per provare sono tutte le commediucce commerciali di cui sono pieni i teatri.

E di conseguenza:

LA TRATTORIA DI CUI DIVENTARE FAN SEI TU

In questo periodo non solo di crisi, ma di elevata percezione della crisi, hai una ghiottissima occasione di creare un tuo pubblico crescente (e quindi guadagnare) e soprattutto di creare un’importante vetrina per far proseguire la tua carriera in salita.

Se pensi che nei piccoli teatrini italiani non ti scoverà mai nessuno, ti dico una cosa: HAI RAGIONE!

Hai ragione però, solo se continui a fare quello che fai, cioè girovagare da una piccola compagnia all’altra senza stare attento alla qualità di quello che si porta in scena e senza prestare attenzione al fatto che quello che fai accresca o meno il tuo bagaglio tecnico.

Se quindi per te il discorso è “accetto qualsiasi cosa e a qualsiasi prezzo basta che lavoro” possiamo salutarci qui.

Se invece vuoi produrre teatro di alta qualità e vuoi sapere come le cantine possono diventare l’occasione della tua vita ti racconto una storia interessante.

IL CICLO DELLE CANTINE

Le cantine, come forse saprai, sono quelle che oggi in maniera più chic chiamiamo TEATRI OFF.

Questo nome è molto usato in America, ad esempio a Broadway, dove esistono i teatri diciamo di prima classe (appunto Broadway), i teatri di seconda classe (Off Broadway) e quelli di ultima classe (Off-Off Broadway).

Ultima classe si fa per dire, perché tutte e tre le tipologie di spettacolo sono riuniti in un unico sistema di businnes che funziona alla perfezione (i biglietti per tutte e tre le tipologie di spettacolo si vendono agli stessi sportelli, l’ho visto con i miei occhi e non contento me lo sono fatto spiegare da alcuni colleghi a Manhattan, che mentre eravamo in fila si esibivano in dei trailer live del loro spettacolo…come direbbe Al Pacino “…e che te lo dico a fare”).

Quindi qui da noi, quelli che chiamiamo teatri Off andrebbero chiamati Off-Off, ma vista l’assenza del sistema intorno io preferisco chiamarle cantine.

In Italia le cantine sono sempre state una sorta di tradizione che tira fuori talenti in maniera ciclica e con un percorso preciso.

Ad esempio le cantine degli anni 30 e 40 (avanspettacolo e rivista ma anche il teatro più classico) hanno prodotto gli attori che hanno calcato le grandi scene negli anni 50 e 60. Poi STOP. Sono arrivati gli anni 70 e sono tornate le cantine.

Le cantine degli anni 70 oltre ad aver prodotto una serie infinita di cose improponibili, ideologico-metaforiche o filosofico-sperimentali, hanno anche tirato fuori un numero impressionante di talenti che sono stati i massimi esponenti del teatro degli anni 80-90 fino ai primi anni 2000. E poi di nuovo STOP.

Ecco gli anni 10 del XXI secolo ed ecco la crisi. E quindi ecco di nuovo andar di moda le cantine (che chiamiamo teatri OFF).

Ora, in base a quanto ci siamo detti, pensi che sia opportuno addentrarsi in questo mondo in modo consapevole ed essendo tecnicamente impeccabile o no?

Bene, allora benvenuto. Per entrare e farti notare non devi assolutamente perdere tempo con progetti inutili e dannosi. (Il tempo è denaro, te lo spiego in Diventa un ATTORE PROFESSIONISTA imparando a gestire il tuo tempo).

Per farlo hai bisogno di tre cose:

  1. OTTIMA QUALITÀ (ricordati i tre ristoranti)
  2. DIFFERENZIAZIONE (un tuo stile preciso, se mi piace quello che fai devo trovarlo solo da te)
  3. UN METODO

 

Per poter tenere totalmente sotto controllo il fattore QUALITÀ e soprattutto il fattore DIFFERENZIAZIONE beneficiando quindi in prima persona di tutto quello che ci siamo detti ti consiglio vivamente di creare UNA TUA COMPAGNIA e di portare in scena I TUOI LAVORI.

 Se non sai come fare te lo spiego qui:

Per quanto riguarda il fattore METODO, richiede molto tempo, moltissimo studio e moltissima dedizione alla causa (è ovvio, se non sputi sangue stai a casa).

Avere una compagnia crea un ambiente molto fecondo per migliorare la tua tecnica in maniera esponenziale e per farti trovare sempre pronto a qualsiasi evenienza.

Per far si che ciò avvenga devi percorrere una strada precisa e che sai gestire, e non disperdere le energie in tentativi che la maggior parte delle volte si rivelano solo scorciatoie.

Non so cosa ti hanno raccontato, ma in questo mestiere le scorciatoie non esistono, nonostante possa sembrare il contrario.

Quindi se non hai un metodo e non sai da dove cominciare, puoi leggere l’e-book gratuito PREPARA TE STESSO, un manuale step-by-step che ti guiderà nella preparazione dei tuoi personaggi. Per scaricarlo, clicca QUI.

Bene, per ora ci siamo detti tutto.

Buon lavoro e ricorda sempre:
PREPARA TE STESSO!