Cominciamo dal principio. Avrete sicuramente sentito parlare nel corso dei vostri studi, di quanto sia importante riuscire ad ottenere una posizione neutra. Per chi non lo sapesse, si ha una posizione neutra quando il corpo non presenta particolari caratterizzazioni che sulla scena possono prendere un significato diegetico (che abbia cioè un peso all’interno del contesto narrativo). Nello specifico si ottiene una posizione neutra rispettando questi punti:
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- Il bacino deve essere esattamente al centro della colonna vertebrale (ne troppo avanti, ne troppo indietro, etc…)
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- Le gambe sono leggermente divaricate (alla larghezza delle anche) e le ginocchia un po’ flesse
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- I piedi sono paralleli verso avanti
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- Le braccia sono rilassate e si lasciano portare verso il basso dal peso
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- Le spalle sono rilassate ma ben aperte. Per riuscire a fare ciò fate una circonduzione all’indietro con le spalle. Ad un certo punto sentirete le scapole come incastrarsi: quella è la posizione corretta.
- Per quanto riguarda la testa, dovete avere la sensazione di un filo posto al centro di essa che vi tiri verso l’alto, come dei burattini. (Attenzione: in genere arrivati a questo punto si smette di respirare… non fatelo, non sopravvivereste a lungo)
Ora che ci siamo messi d’accordo su cosa sia una posizione neutra, andiamo al punto.
Diciamo che in natura difficilmente possiamo riprodurre una perfetta posizione neutra, come difficilmente potremo possedere un equilibrio oggettivo. Questo perché ognuno di noi sul proprio corpo possiede delle caratterizzazioni e dei disequilibri, diciamo, permanenti che è molto difficile eliminare in via definitiva.
È proprio su questo punto che si concentra la mia attenzione:
Non è importante essere perfettamente neutri e perfettamente in equilibrio, bensì è fondamentale avere coscienza del proprio disequilibrio e veicolarlo sulle nostre esigenze espressive.
La maggiore difficoltà che si incontra nell’approccio con un lavoro fisico mirato ad esprimere dei lati emotivi è proprio quello di riuscire a renderci conto di quale posizione il nostro corpo abbia assunto effettivamente e quindi che cosa sta comunicando in quell’esatto momento.
Come ho già detto molte volte è necessario ad oggi avere coscienza del fatto che come ogni essere umano, il pubblico per il 90% guarda quello che facciamo e solo per il restante 10% ascolta quello che diciamo. Non lo facciamo in maniera cosciente, avviene tutto in modo inconsapevole, ma è un istinto animale immodificabile.
Anche sforzandoci non possiamo evitare che la persona con cui interloquiamo (nel nostro caso il pubblico) non riceva un grande numero di informazioni e suggestioni dal nostro corpo.
È necessario quindi gestire il movimento e la postura in maniera impeccabile ma, appunto, non è una cosa semplice.
Sarebbe ottimale vederci dall’esterno per capire effettivamente in che posizione il nostro corpo sia in quel preciso momento (credetemi, anche se siete convinti di saperlo, rivedendovi in un video capireste quanto la vostra immagine mentale sia lontana dalla realtà dei fatti).
Ho nominato il video perché molti pensano che sia una soluzione sensata. Per me farsi un video, rivedersi e poi riprovare è una soluzione pessima. In questo modo noi impareremo ad osservarci dall’esterno (cosa che condiziona molto, e male, la performance di un attore) per poi correggerci andando a tentativi, ma non impareremo mai a sentire il nostro corpo e a gestirlo e modificarlo qui e ora, come ad esempio sulla scena.
Ed è qui che ci viene in soccorso un esercizio indispensabile con cui si potrebbe studiare per anni interi. Per l’esercizio di cui vi parlo occorre un semplice bastone di legno, di quelli che si usano per le scope.
Esercizio con il bastone per lo sviluppo della posizione neutra
La base dell’esercizio è riuscire a tenere in equilibrio il bastone con un dito. Questo è un gioco che una volta nella vita abbiamo fatto più o meno tutti. Purtroppo però nella maggior parte dei casi siamo abituati ad eseguire quest’azione in una modalità che in questo caso ci è poco utile.
In genere, quando giochiamo a tenere il bastone poniamo come punto focale dell’equilibrio la mano su cui è poggiato, spostandola per recuperare un’ eventuale pendenza dell’oggetto.
Nel nostro caso invece, la mano sarà pressoché immobile e il centro del nostro equilibrio sarà il bacino (tra un po’ vi spiego meglio).
Così facendo il bastone diventerà l’esatta proiezione della nostra spina dorsale. Vedrete che sarà sorprendente rendervi conto di come un esercizio così semplice (non ho detto facile, ho detto semplice) possa riuscire a farci capire quanto siamo lontani dal tenere in equilibrio il nostro corpo e di quanto esponenzialmente possiamo migliorare praticandolo con regolarità.
Bene cominciamo.
Prima di tutto premetto che le immagini sono puramente esemplificative, le faccio io a mano con una tavolozza grafica e non sono un pittore. Sono perfette però per quello a cui ci servono.
STEP 1: ASSUMERE UNA POSIZIONE CORRETTA
La prima cosa che dobbiamo fare è assumere una posizione corretta. Divarichiamo quindi le gambe alla larghezza delle nostre anche e teniamole leggermente flesse.
La parte superiore del busto mantiene orientativamente le caratteristiche della posizione neutra essendo comunque pronta a reagire seguendo gli impulsi di bacino e gambe.
Poniamo il bastone sul dito medio di una mano, lasciando che la mano e il braccio subisca in maniera morbida il peso del bastone. Cerchiamo di non far intervenire nessun tipo di rigidità muscolare.
Il bastone sarà posizionato esattamente sul nostro baricentro. (vedi figura)
A questo punto cerchiamo di tenere in equilibrio il bastone per il maggior tempo che riusciamo. Nel caso in cui il bastone si sbilanci, cerchiamo di recuperare non con dei movimenti del braccio (quello deve restare più o meno vicino al busto), bensì spostando tutto il corpo con dei movimenti di gambe e bacino.
Siate molto reattivi. Istintivamente vi verrà di osservare il bastone leggermente sopra la linea dei vostri occhi. Per le prime volte però vi consiglio di osservarne l’estremità superiore, perché è il punto in cui si manifesta la direzione del disequilibrio in maniera più evidente. Questo vi permetterà di intervenire prima che la linea del bastone superi il punto di inclinazione critico.
Vi verrà anche istintivo alzare la mano e il braccio che tengono il bastone per seguirne i movimenti. Resistete alla tentazione. Ai fini dell’esercizio è meglio che il bastone cada a terra una volta in più, piuttosto che eseguirlo in maniera errata.
A questo punto è necessario ricordare una cosa fondamentale:
BASTONE = PROIEZIONE DELLA SPINA DORSALE La dimostrazione di quanto affermo potrete renderla tangibile da soli. Tentando di tenere in equilibrio il bastone noterete che spingendo il bacino in avanti la vostra spina dorsale si sbilancerà all’indietro. E così farà il bastone (stessa cosa se spingete il bacino indietro).
Seguendo questo principio, cercate di prendere confidenza con il vostro corpo ed eseguite l’esercizio muovendovi dove e come volete, sia in avanti che indietro. Il bastone vi da l’immediato resoconto di quello che state facendo cosicché in maniera altrettanto immediata potrete correggervi cambiando posizione.
STEP 2: CAMMINA AVANTI E INDIETRO
Una volta presa confidenza con questa nuova gamma di movimenti e sensazioni possiamo passare alla fase successiva, la quale metterà a nudo eventuali trucchetti e scorciatoie che abbiamo applicato nella fase precedente.
Se avete lavorato bene, a questo punto il bastone dovrebbe seguirvi come la vostra ombra. Non dovrebbe soffrire in alcun modo dei vostri cambi di direzione. Per testare ciò, passiamo a questa nuova fase.
Sempre tenendo il bastone in equilibrio camminate lentamente verso avanti facendo 5 passi, fermatevi e poi fate 5 passi all’indietro senza far cadere il bastone. Ripetete questo ciclo senza pause finché non riuscite ad ottenere un risultato ottimale.
In questa fase è essenziale che il bastone si poggi sul vostro baricentro, altrimenti ad ogni cambio di direzione perderà l’equilibrio.
Una volta presa confidenza, potete diminuire i passi a 3 (3 in avanti e 3 indietro) e poi a 1 (1 in avanti e 1 all’indietro). Vedrete che arrivati a questo punto sarà essenziale gestire i centri del vostro corpo perché esclusivamente da quelli dipende l’equilibrio del bastone.
STEP 3: AUMENTIAMO LA DIFFICOLTÀ
Ora che siamo diventati dei perfetti giocolieri alziamo il tiro.
Sempre tenendo il bastone in equilibrio iniziamo a camminare liberamente in tutte le direzioni e in tutti i versi e mettiamo alla prova il nostro livello di controllo in situazioni un po’ più al limite.
Iniziamo a cambiare la velocità della nostra andatura, aumentandola e diminuendola a vostro piacimento prima in maniera graduale, poi con dei cambi più bruschi.
Arrivati a questo punto iniziamo ad applicare questi cambi anche alla nostra direzione. Effettuate dei cambi angolari repentini, mescolando a vostro intuito gli avanti e indietro e varie ampiezze degli angoli di virata.
Avete visto come fanno quei gruppi di pesciolini che di solito si vedono a riva nei mari puliti? Avete presente la loro qualità di movimento? Bene, fate quello.
Quest’esercizio in gruppo è esilarante (attenti alla testa però, i bastoni sono veri).
STEP 4: ESAGERIAMO
Arrivati a questo punto sfidiamo ulteriormente le nostre abilità.
Ripetiamo lo STEP 3, ma senza guardare il bastone, bensì tenendo lo sguardo fisso di fronte a noi. Questo alzerà di molto il livello di difficoltà, per cui se a primo impatto vi risulta troppo difficile, ripetete la sequenza (senza guardare il bastone ovviamente) degli STEP 1 e 2, ed infine 3.
Bene, siamo alla fine. Quest’esercizio, nonostante la sua semplicità, è uno dei più fruttuosi a livello di crescita tecnica che mi sia capitato di affrontare nel mio percorso. Prevede molti altri STEP e livelli di difficoltà, e altrettanti se ne possono sperimentare, ma già questi forniscono materiale per moltissime ore di studio.
Vi dicevo che il bastone è la proiezione della vostra spina dorsale, ma non lo dicevo in senso metaforico. Una volta tolto il bastone, le qualità di movimento che il vostro corpo ha memorizzato e quindi immagazzinato durante il lungo tempo di lavoro, verranno applicate alla vostra spina dorsale, che non è nient’altro che il bastone posato sul vostro bacino.
Saper gestire tutto ciò, aumenterà la vostra efficacia espressiva in maniera esponenziale.
Buona lettura e ricorda sempre,
PREPARA TE STESSO.